CEPPAGNA

Percorrendo la Casilina “6 Bis”, la Strada Statale che da Venafro punta verso Roma, dopo soli tre chilometri troviamo Ceppagna, la piú popolosa delle tre frazioni di Venafro. Il paese è tagliato in due dalla Statale, ed è attraversato anche dalla vecchia Via Annunziata Lunga, che, fino al 1963, anno in cui venne inaugurata l’omonima galleria, era la strada che collegava il Molise al Lazio.
Dalla vecchia Provinciale, inerpicandosi sulla montagna in primavera quasi sommersa dalle ginestre, è possibile godere di un'eccezionale visione panoramica della Piana di Venafro, in tutta la sua estensione, fino al Volturno e fin oltre i monti del Matese.
Il nome di Ceppagna si vuole derivi dal cippus (cippo, stele) del centesimo miglio dell'antica strada romana.Il Cippo fu ritrovato a metà del 1800 appunto in località Centisimo, luogo attraversato dalla via Latina. La zona è archeologicamente molto interessante, vi sono mura di età sillana e molti reperti sono stati rinvenuti. il ritrovamento più è un'amigdala di 18 cm. risalente al neolitico.
A Ceppagna sono ancora praticate l'agricoltura e la pastorizia. Pregiatissimo è l'olio d’oliva e molto rinomate — anche fuori del Molise — sono le ricottine di pecora. Patrona del paese è la Madonna del Rosario, che si festeggia la prima domenica di ottobre. Nella frazione c'è la scuola elementare e materna.

VALLECUPA

Proseguendo lungo la Strada Statale "6 bis", appena prima di imboccare la galleria “Nunziata Lunga”, c'è una stradina sulla sinistra. Imboccata tale strada compaiono le prime case di Vallecupa, la seconda per dimensioni delle frazioni di Venafro. Meno di centocinquanta abitanti. La strada prosegue per Roccapipirozzi, frazione di Sesto Campano, e poi ancora per Monte Cesima.
Vallecupa fino a qualche decennio fa faceva parte del Comune di Sesto Campano.

BORGATA LE NOCI

Le Noci è una borgata di Venafro. Gli abitanti sono poco più di un centinaio e il paese è articolato in due distinti nuclei urbani.
I pochi abitanti sono in parte ancora legati alla pastorizia e all'agricoltura, ma la maggior parte di essi si reca a lavorare a Venafro o altrove.
Le Noci non è un borgo turistico, ma ci si può rifugiare per respirare aria buona, per immergersi nel verde delle montagne che circondano le case o semplicemente per incontrare gente affabile e cordiale. Da gustare è soprattutto il saporito formaggio di capra.